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I campioni credono in sé stessi anche quando nessun altro lo fa: CrossFit Egadi, storia di chi ce l’ha fatta

Fare sport e mantenersi in forma è di importanza vitale più che mai in questo momento storico “post-tutto ciò che è successo”, in cui, forse, tendiamo verso uno stile di vita troppo sedentario, con lavori, inoltre, che richiedono di stare perennemente seduti davanti a un computer.

Il fitness, come ben sappiamo, fa benissimo alla salute e voglio cogliere l’occasione per raccontarvi di una nota attività sportiva che, ormai, ha preso piede in tutta Italia, compresa la splendida isola di Favignana.

Infatti, in mezzo alla natura incontaminata, in un paesaggio a cui fa da cornice la collina di Santa Caterina, la agreste campagna e uno spicchio di mare turchese, sorge una avviata palestra a cielo aperto per gli appassionati di CrossFit, ma anche per tutti quelli che vogliono tenersi in forma durante le vacanze e non solo: CrossFit Egadi, fondata da Giuseppe Gianno, un baldo e intraprendente ragazzo di 35 anni, di origine trapanese.

Mentre siamo seduti nel rustico “salottino” di CrossFit Egadi, come Giuseppe detto Peppe chiama la casetta di legno adiacente alla sua palestra, mi spiega che Favignana la conosce fin dall’infanzia, proprio perché i suoi genitori l’hanno sempre scelta come luogo fisso per la loro villeggiatura estiva.

“È dall’agosto del ’93 che frequento Favignana, quindi si parla di un bel po’ di anni. Ma comunque, qua mi chiamano ‘u trapanese, perché qui ci sono ancora le ingiurie (i soprannomi) e siccome vengo da Trapani, mi chiamano ancora ‘u trapanese.”.

Peppe mi racconta che il suo amore per la palestra è cominciato in giovane età, grazie a un suo cugino statunitense, Dennis. Il vero “punto di svolta” avvenne quando Dennis gli regalò un cappellino della Nike o, non ricorda, della Jordan, narrandogli tutto quello che c’era da conoscere sullo stile di vita americano e soprattutto di come si allenavano negli USA. “Io ero ammaliato da questo omone che era già grande, si vedevano i muscoli, la sua sicurezza.”. Per questo, Peppe cominciò a frequentare quell’ambiente e si iscrisse per giocare nella squadra di basket del liceo di Trapani, continua a raccontarmi, mentre il suo cagnolone Ares decide che è arrivato il momento di unirsi alla nostra conversazione. In effetti, anche lui potrebbe avere un’opinione al riguardo, o no? Peccato che un traduttore per il linguaggio dei canidi non sia ancora stato inventato, quindi ci limitiamo a qualche coccola e a togliergli qualche foglia incastrata nelle orecchie. Chissà dove è andato a cacciarsi per conciarsi in quel modo!

Tornando a noi, Peppe riprende il discorso, confermando che il suo interesse per il fitness non si è mai fermato negli anni, nonostante una serie di vicissitudini accadute.

Un ulteriore momento fondamentale nella vita di Giuseppe arrivò quando un suo amico di Parma lo invitò a una cena, dove incontrò Mario, un altro grande appassionato di sport come lui. Durante il pasto, naturalmente, si cominciò a parlare e fu proprio tale Mario a introdurlo nel mondo del CrossFit. Una cosa tira l’altra e si ritrovarono entrambi a fare una sorta di sfida amichevole improvvisata di trazioni, su una trave presente nel ristorante: “Mentre aspettavamo le pizze, c’era tutta la gente attorno pulita e profumata, noi due a fare un po’ gli scemi con le trazioni, me la ricordo ancora la scena. Ed effettivamente lui ne ha fatte il doppio rispetto a me. Allora io, incuriosito da questo suo mondo, da tutta questa tecnica che ti portava a fare tante cose spendendo meno energia, comincio a fargli domande.”

Su suo consiglio, nel 2014, Giuseppe cominciò a frequentare un box di CrossFit ad Alcamo, ovviamente in Sicilia, il CrossFit Alcamo Reebok, seguendo quella tipologia di allenamento. All’epoca, questo sport era una vera novità in Italia, perciò, agli occhi di Peppe, quel contesto risultava ancora più affascinante: “Il coach mi fa fare una lezione di prova e mi innamoro del CrossFit., esclama Giuseppe, aggiungendo che tre anni dopo, in seguito a un allenamento costante, a un perfezionamento delle tecniche e quant’altro, il suo preparatore lo iscrisse a una gara regionale dove Peppe conquistò addirittura il primo posto.

Effettivamente, non deve stupire il fatto che questa disciplina fosse una novità in Italia. Le origini del CrossFit, per l’appunto, sono piuttosto recenti, considerando che l’ex ginnasta statunitense Greg Glassman, insieme alla ormai ex moglie Lauren Jenai, alla fine degli anni ‘90, ebbe l’idea di combinare diversi stili di allenamento, per andare a creare un training il più completo possibile.
Gli addestramenti che aveva deciso di “accorpare” comprendevano esercizi cardio, sollevamento pesi, ginnastica, esercizi di aerobica e nuoto. Questo insieme di esercizi prende il nome di WOD, acronimo di Workout of the day, che significa letteralmente “l’allenamento del giorno”.
La primissima palestra che venne inaugurata dallo stesso Glassman dedicata al CrossFit, aveva sede a Santa Cruz, in California, e aprì i battenti nel 2000.
Il primo “box”, gergo con cui si definisce la struttura in cui si pratica questo sport, arrivò in Italia nel 2007, nella mia città della Madonnina… Milano, ovviamente. In Sicilia, invece, la città di Alcamo può vantarsi di essere tra le prime nel Bel Paese ad aver fatto approdare questa pratica d’oltreoceano. Nel 2016, l’Italia contava già 330 box, il numero più alto del continente europeo.
Tra gli esercizi più famosi del CrossFit, possiamo citare:

Clean and jerk: consiste nel sollevare il bilanciere dal pavimento fin sopra alla testa in due movimenti.
Deadlift: si solleva il bilanciere da terra fin sopra al capo con la schiena dritta.
Burpees: esercizi cardio molto intensi che comprendono una serie di squat, push-up e salti verticali.
Double unders: salto con la corda che prevede che la corda passi due volte sotto ai piedi durante ogni salto.

Il risultato è un fisico muscoloso, ben definito e snello, senza comunque andare a creare necessariamente un’eccessiva massa muscolare. Tra i benefici di questo training, che può arrivare a bruciare in media dalle 500 calorie in su all’ora, c’è una riduzione del rischio di sviluppo del diabete e dell’ipertensione, nonché un miglioramento della salute cardiaca e perdita di peso.
Naturalmente non bisogna esagerare
: il riposo fisico è fondamentale in questa disciplina, proprio per evitare che il corpo possa subire uno shock.
Come tiene a spiegare anche Giuseppe, la tipologia di allenamento varia a seconda dell’età, delle capacità fisiche, nonché dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. In genere, il CrossFit è uno sport praticabile da chiunque proprio in virtù della sua elasticità e versatilità.
Tuttavia, chi ha problemi di cuore, problemi muscolari, alle ossa o di ipertensione deve consultare il proprio medico prima di buttarsi a capofitto in questo genere di allenamento. Forse sarà scontato dirlo, ma ovviamente anche le donne in gravidanza non possono pensare: “Ehi, tu! Dammi quei pesi che sollevo 180 chili a botta!”. Consultate il vostro dottore, se siete in stato interessante. E comunque tutti dovrebbero interpellare un professionista prima di iniziare qualsivoglia allenamento.
Attualmente, l’allenamento CrossFit viene utilizzato anche durante l’addestramento dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e delle organizzazioni militari.

Dopo questo breve momento da “dipartimento scuola educazione”, riprendiamo il racconto di Giuseppe: è proprio dopo questo evento, la sua vittoria, che comincia a nascere un’idea primitiva di quello che oggi è CrossFit Egadi.

Infatti, il coach di Giuseppe decise che era arrivato il momento, proprio per la sua bravura, di lasciare che si allenasse in solitaria, non aveva più bisogno del suo aiuto. Peppe non fu particolarmente contento di questa decisione, perché mi insegna che in questa tipologia di attività è sempre consigliabile la presenza di uno spotter.

“Che cos’è uno spotter?”, gli domando io.

“Lo spotter è chi ti sta dietro o chi ti sta davanti nel caso di necessità, se devi lasciare un carico pesante. Se, per esempio, faccio degli squat caricando 160 chili sul bilanciere, ho un po’ di timore a fare il quarto squat da solo. Invece, lo spotter ti aiuta, in caso, a scendere e scaricare in sicurezza.”, afferma meticolosamente, mentre ridiamo del fatto che la macchinetta del caffè ha deciso di rompersi proprio oggi, quindi niente caffè.

Tornando alla bella e interessante storia di Giuseppe, dopo questo “abbandono” da parte del suo trainer, decise di sfruttare una piccola piazzola del parcheggio del resort che stava aprendo suo padre a Favignana, per posizionarci i suoi attrezzi per esercitarsi.

“E quindi, i turisti mi vedevano e cominciarono a farmi qualche domanda, se potevo allenarli e via dicendo. Poi accade il miracolo: al noleggio di biciclette di mio padre arriva un coach delle Marche, Ettore Taiani, specializzato nella ginnastica e nei pesi. Mio padre, al noleggio, ha una foto di me con un bilanciere sopra la testa e mentre Ettore firma il contratto per prendersi un motorino per tre giorni, alza la testa, vede la foto, vede me che nel frattempo ero seduto e cominciamo a parlare di CrossFit.”.

Quella sera stessa, Ettore lo raggiunse alla piazzola dove Giuseppe si allenava: “Mi diede delle nozioni che io non avevo, quindi dopo tre anni continuavo a imparare. Non si smette mai di imparare. […] E comincio ad allenarmi con lui. Me ne ha date, come si suol dire in Sicilia, di cozze e cordate, che vuol dire che mi ha tirato le mazzate!”

In quel momento nacque l’amicizia tra i due, con l’invito, da parte di Ettore, di passare a trovarlo nella sua palestra marchigiana durante l’inverno.

Ed è ciò che fece Giuseppe! Arrivando, si rese conto anche di quanto fosse essenziale l’aspetto nutrizionale legato alla disciplina sportiva. Per sei mesi apprese tutto ciò che poteva sul CrossFit, compreso un approccio più internazionale anche a livello di linguaggio, fattore che in Sicilia mancava quasi del tutto.

“Miglioro grazie a tutte queste persone che mi stavano attorno, che erano davvero competenti e pazienti. Sono stato veramente fortunato.”, continua a espormi Giuseppe, mentre ci sediamo su una panca inumidita dalla pioggia.

Su consiglio di Ettore, Peppe cominciò a studiare per il certificato riconosciuto a livello mondiale, il CrossFit L1. Nel frattempo, tuttavia, era arrivata l’estate e suo padre aveva bisogno del suo prezioso aiuto al resort.

Ciononostante, tra studio e lavoro, con l’aiuto di alcuni suoi amici e una grande volontà, Peppe continua l’attività di CrossFit in quella piazzola del parcheggio.

Specialmente un suo amico, Giacomo Serra, gli funge ancora oggi da “pubblicità vivente”: pesava 130 chili e grazie a un allenamento costante seguito da Giuseppe, è riuscito a perderne 43!

Mano a mano, i frequentatori della piccola palestra di Peppe cominciarono ad aumentare. Intanto, mentre chiacchieriamo, il suo cane Ares è tornato alla carica tra noi. Le coccole di prima non gli sono bastate!

Continuando, Giuseppe capì che poteva sfruttare questa sua palestra anche e soprattutto a livello turistico, a vantaggio del resort del genitore.

Conseguì, dunque, l’attestato come trainer e finalmente, nel 2020, aprì CrossFit Egadi riconosciuta fieramente a livello internazionale.

“Potevo aprirlo a Trapani, a Palermo, a Milano… No. Io ho scelto Favignana. Perché mi sono innamorato del contesto naturalistico. Anche per il discorso dei colori: vedi il blu e vedi il verde, che ti mettono di buon umore. La musica, gli amici…”

CrossFit Egadi è aperto anche d’inverno e ha all’attivo più di 100 iscritti tra Favignana, Trapani, Marsala e Palermo. Un’iniziativa davvero coraggiosa e fondamentale nel tenere viva l’isola svuotata nei mesi di bassa stagione, ma lui ce l’ha fatta!

“La mission è fare stare in salute gli isolani, che già stanno bene perché stanno in un paradiso che per me è un po’ come un elisir di lunga vita, e in più abbiamo dato anche un servizio a chi viene qua e che, sportivamente parlando, non aveva quella valvola di sfogo, non sapeva dove andare ad allenarsi.”

Mentre Ares abbaia al nulla (probabilmente è entrato un poltergeist nel parcheggio), Giuseppe mi mostra dettagliatamente la lavagnetta su cui vengono registrati i workout e i progressi dei vari clienti, nonché in cosa consiste in maniera vera e propria questo tipo di educazione fisica.

Le abilità sviluppate nel CrossFit sono in totale dieci, tra cui sono comprese la resistenza cardio, la resistenza in fatto di energia, la forza e la flessibilità. Ci deve essere un buon compromesso tra velocità, agilità, equilibrio, potenza e coordinazione.

Per raggiungere questo insieme di capacità, dunque, si fanno sia esercizi di ginnastica a corpo libero, che di sollevamento pesi. Naturalmente, l’intensità di tali movimenti dipende da una serie di fattori, come il modello di fisico di cui si dispone, dai suoi pregi, dalle sue mancanze e dall’obiettivo che si vuole ottenere. Ne consegue che ciascuno avrà una tipologia di allenamento mirata, con esercizi a scalare.

Nel box di CrossFit Egadi è presente anche una cucina, dove si possono trovare sempre carne e frutta durante le gioiose grigliate organizzate, perché la convivialità qui è veramente di casa, si fa spesso festa! È dotato anche di una doccia esterna e di un deposito bagagli, nel caso qualcuno volesse fare una sessione di allenamento prima di ripartire.

Per quanto riguarda i costi del servizio, potete rivolgervi tranquillamente a Giuseppe, di cui vi lascio il numero di telefono: +39 327 855 4422

 

In futuro vi parlerò anche delle gare organizzate da CrossFit Egadi, che riscuotono sempre più successo ogni anno che passa.

QUI e QUA trovate rispettivamente la pagina ufficiale Instagram di CrossFit Egadi e il loro sito. Seguitelo!

Per il momento, vi lascio con l’invito a iscrivervi e con una citazione di Neil Barnard, medico, saggista e attivista statunitense: “L’esercizio fisico è come un antibiotico. Una singola dose non serve granché. Ma se lo assumi con regolarità, è proprio la cura di cui hai bisogno.”

Scritto da Camilla Marino

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